MILLE MILLE BOLLE D’ORO
Parafrasiamo una celebre canzone per esaltare la proposta regale di bollicine di Shabu Lecco.
Dicembre 2017. Lecco. Apre le porte Shabu Lecco, ristorante giapponese fusion che si lanciava sul panorama di ristorazione lecchese con convinzione e audacia. Le premesse c’erano ed erano anche ambiziose: locale minimal chic legato in partnership alla nota maison di champagne di Ruinart e, allargando l’inquadratura, Moet-Hennessey-LouisVuitton. Non male come biglietto da visita per un ristorante al totale debutto. La carta vini dell’epoca era già votata a soddisfare i palati più raffinati ed esigenti: partendo dal Ruinart Brut (fruibile anche al calice) si salivano poi i gradini della qualità giungendo prima al Ruinart Rosé e Blanc de Blancs, arrivando poi a Dom Perignon e Dom Ruinart, prodotti di assoluto livello e a un prezzo, diciamolo, più che onesto viste le cifre che girano oggigiorno.
Ambassador dello Champagne Roger Barnier
Accanto a tutti questi grandi nomi non bisogna poi dimenticare la maison minori come produzione ma nient’affatto come qualità: Roger Barnier su tutti. Anche per questo brand, che produce e tratta solo uve di proprietà senza comprare da altri (chi se ne intende sa quanto ciò sia pregevole), i consumi nel ristorante hanno spinto la casa a insignire della targa di “Ambassador dello Champagne Roger Barnier” questo piccolo ristorante sul lago di Como che di piccolo, in fondo, non ha nulla.
Come detto, queste erano solo le premesse, il punto di partenza del viaggio. Poco più di un anno più tardi, questo locale non solo ha ampliato il raggio della propria fama, la portata della propria clientela e il prestigio dei propri piatti di pesce crudo di ispirazione giapponese e asiatica in generale: di conseguenza è cresciuta anche una carta vini che ora non solo premia il nome e l’eleganza che la parola champagne porta con sé, ma anche l’eccellenza italiana nelle bollicine che solo la dedizione e la qualità possono portare.
In territorio nazionale per quanto riguarda le bollicine: la Franciacorta e Trento
Andiamo in ordine partendo proprio da questi ultimi prodotti, dalla nostra italia e da due territori che spadroneggiano su qualunque altro in territorio nazionale per quanto riguarda le bollicine: la Franciacorta e Trento. Per quanto riguarda il famigerato territorio bresciano, la partnership siglata con quella che è forse la forza numero uno in italia per le bollicine, parliamo della casa Bellavista, conferma quanto già detto sulla credibilità e l’elevazione che Shabu Lecco ha già raggiunto nel giro di 13 mesi. Proseguiamo ora il viaggio verso Est fino al confine, fino a Trento, per incontrare l’unico prodotto che, a detta degli stessi francesi, può essere paragonato a uno champagne. Il metodo classico italiano per eccellenza che ha un nome ed un cognome preciso: Giulio Ferrari. La caratura di questo spumante la si intuisce dalla bottiglia e la si percepisce a ogni sorso, forse il 2007 (annata attualmente in commercio) è ancora un prodotto giovane che ha bisogno di riposare ancora per esprimersi al meglio, ma ha già delineate tutte le caratteristiche uniche che rendono questa bollicina la più pregiata tra le proposte azzurre.
Torniamo agli Champagne
Stiamo ora parlando di vini che devono riposare per esprimersi al meglio? Bene, allora è giunto il momento di calare l’asso e tornare in Francia per descrivere, e celebrare, l’ultimo arrivo in proposta a Shabu Lecco, un prodotto che si fa terra bruciata attorno quando si parla di qualità, gusto e unicità. Parliamo di champagne, parliamo di Dom Perignon ma soprattutto parliamo di P2.
P2 è una sigla che sta per “Plenitude 2“
Facciamo un po’ di chiarezza innanzi tutto. P2 è una sigla che sta per “Plenitude 2“, la quale indica il grado di raffinatezza (da 1 a 3) che uno champagne può raggiungere, secondo gli standard elevati di Moet. Non tutte le annate hanno le potenzialità per esprimersi al meglio, in particolare viene classificato come “P2” uno champagne che ha raggiunto, intorno al 13°-15° anno di vita e non prima, il giusto equilibrio di gusto tra il vino in sé e i lieviti rimasti in bottiglia al termine della fermentazione tipica del metodo champenoise. L’annata di P2 attualmente in proposta da Shabu Lecco è quella del 2000. Diciannove anni fa questo champagne è stato confezionato e ora ne possiamo godere a pieno del gusto. E’ un’esplosione di aromi, fragranze, ha una bollicina elegante e un sapore di lieviti forte, inconfondibile e divino. Quando si dice “buono come il pane”…
Bere un Dom Perignon P2 del 2000 è un’esperienza, che ridimensionerà ogni prodotto degustato in precedenza. E’ una preghiera esaudita, l’avvento di un messia, un’apparizione divina. Esiste un prima e dopo la scoperta del P2, come esiste un prima e dopo la venuta di Cristo. Non vogliamo essere blasfemi, ma i clienti di Shabu Lecco venerano lo champagne perché ne riconoscono l’aspetto trascendentale.
E non finisce qui! Troverete anche…
E non finisce qui! Troverete anche Perrier-Jouet Belle Epoque, Belle Epoque Blanc de Blancs, Krug, Laurent Perrier Grand Sicle e Cristal 2008…
Da Shabu Lecco si sta come a messa, lo chef predica il bene con la bontà del sushi e i barman vi tentano indicando la via della perdizione con piaceri e peccati di gola irresistibili. Non siamo in chiesa: potete tenere il cappello in testa e nessuno vi chiederà di inginocchiarvi ma se sentirete di dover proferire un “amen”, nessuno ve ne farà torto. Anche perché noi ci siamo già passati!